Quest'uomo

si chiama

Michele Lenzi

 

 

Chi è

 

 

Cosa fa

 

 

Cosa legge

 

 

Cosa pensa ed a volte scrive

 

 

Cosa, di lui,

è stato scritto

 

 

FORUM

Di tutto e di più...

Parliamone

 

 

Spazio dedicato...

..a CERIALE (SV)..

 ..ma anche a VOGHERA (PV)..

e in futuro chissà

ove affittansi

mono-bilocali arredati e non

e, forse,

compra-vendesi anche altro

 

 

Spazio dedicato...

...alla storia,

ovvero al passato

di Michele Lenzi

che - è giusto - venga tenuto presente

 

il FORUM

Di tutto e di più... Parliamone

di Michele Lenzi

Lenzi Michele
      

 

 

 

 

 

 

 

Chi è...  2

 

 

(...indietro...)

 

Michele Lenzi

Nel '68 (o '69?) ebbe modo di capire (stavolta col senno della ragione perché già in passato, quando questo senno non ce l'aveva ancora, gli capitò di rischiare le cosiddette penne) il significato di chi soffre ed è costretto in ospedale e, pure, di quanto si possa stare male per gli altri, quelli che stanno o che potrebbero comunque stare peggio di te.

A quel tempo Michele aveva solo 14-15 anni ma ancora oggi ricorda che pur di non perdere quel caro amico a quattro zampe, quello che per colpa di un colpo di calore (non poteva essere altrimenti) aveva rischiato di mutilarlo per la vita, avrebbe fatto qualsiasi cosa.

Ed invece, tra l'emozione del momento e le pastoie burocratiche unite ad una evidente incapacità a gestire la cosa da parte del veterinario di turno, quel carissimo amico che Michele porta ancora oggi nel cuore, fu abbattuto prima ancora di essere esaminato a dovere (e come anche la Legge prevedeva: da vivo!).

Quando lo venne a sapere Michele, ormai da tempo affidato alle cure ospedaliere, questi ne ricavò un tale shock da segnarlo per tutta la vita e, per molti anni, costringerlo tenersi legato al dito quel fatto, considerando (come tuttora) gravemente responsabili di ciò Suo padre e, non di meno, quel veterinario che per fortuna - ed in parte volontariamente - gli rimase sempre sconosciuto.

Nel '74 (o giù di lì) Michele raggiunge, a Torino, la maturità scolastica, acquisendo il Diploma di Perito Industriale con specializzazione in Elettronica.

Immediatamente dopo, ad opera del padre (dottore superlaureato in economia e commercio e superstimato nel Suo ambiente operativo) che era contrario alla volontà di Michele di iscriversi a Veterinaria (che proprio in quel tempo passò da poco più di 20 esami a ben 54 esami) ed anzi favorevole alle sole facoltà giuridico-politico-umanistiche, Michele finisce, obtortocollo, per iscriversi alla Facoltà di Giurisprudenza a Genova.

Infine, stufo di dover imparare a memoria veri e propri elenchi telefonici, stufo di veder inutilmente buttato il proprio tempo ed il denaro di famiglia (oltre che il proprio, ricavato dai soliti mille lavoretti che già allora Ti servivano ad arrotondare e toglierti qualche sfizio ulteriore...), stufo di quell'altrui volerTi indirizzare (quasi fosse la lunga manu d'altri tempi e d'altrui pensieri), Michele, nel '76 (o '77?) raccoglie tutte le sue forze, tutto il suo coraggio, forse tutta la sua ancor giovane incoscienza, e, facendo tesoro di quell'involontaria acquisita esperienza da eterno viandante, molla i genitori, molla l'università e se ne va, assunto in prova a lavorare in quel di Pistoia e Quarrata (PT) e, per quel lavoro, in tutto il Centro e Sud d'Italia, isole comprese.

(...avanti...)

 

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